Temere dicendo l’ovvio e manifestando per conservare la libertà di espressione

Pomeriggio del 14 febbraio 2015: in piazza De Ferrari, al centro di Genova, un gruppo di persone coraggiose fece un’insolita manifestazione contro le derive gender stando fermi in piedi, sotto la pioggia, in silenzio, leggendo un libro di propria scelta.

Nel gruppo c’erano cattolici e non.

“Il Secolo XIX” affermò che ci furono 300 manifestanti, ma diversi che hanno partecipato parlarono di numeri ben più contenuti (la metà: 150, massimo 170).

I contestatori furono una settantina, anche se poco “convinti”, e “attivi” solo verso la fine della manifestazione.

Piuttosto imponente, la presenza dei militari per assicurare l’ordine pubblico che – finito il raduno – suggerirono singolarmente a diversi partecipanti di nascondere il libro per non essere riconosciuti dai contestatori (qualcuno non seguì il consiglio).

In particolare, la manifestazione fu fatta contro il progetto di legge volto a impedire in Italia la libertà di parola e il libero dibattito su temi come l’adottabilità da parte delle coppie gay o l’educazione gender nelle scuole a partire dalle elementari.

Un mio conoscente ha scritto: “Finito prima del tempo e scappati di corsa con la polizia che ci diceva di andare via. Ad una signora hanno strappato il libro, buttandolo a terra e hanno provato a portare via la borsa. So che alcuni soni stati inseguiti, ma per fortuna tutto bene”.

Sacerdoti liguri rappresentativi di diversi movimenti – fra cui anche “Comunione e liberazione” – presero le distanze dalla manifestazione.

Lo Stato che favorisce il gioco d’azzardo

In occasione della Conferenza unificata Stato Regioni prevista per giovedì 2 febbraio 2017 a Roma, il sindaco di Genova – all’epoca Marco Doria – scrisse al presidente Anci, Antonio Decaro per sottolineare l’assoluta necessità che l’associazione dei Comuni esprimesse parere contrario a qualsiasi normativa statale a favore del gioco d’azzardo.

In particolare, il Sindaco si riferì ad una proposta che intendeva istituire una categoria di sale da gioco sottratta, come zona franca, a normative e disposizioni delle Istituzioni locali.

Si sarebbe trattato, sostanzialmente, di casinò h24, liberi dalle condizioni no slot su orari di apertura e distanze minime da luoghi sensibili. Leggi regionali e sindaci nulla potrebbero in merito: un favore assurdo al gioco d’azzardo, già all’epoca causa della dilagante ludopatia.

Qui, un articolo di allora.

Domande…

Il dottor Matteo Bassetti è primario del dipartimento di malattie infettive presso il principale ospedale della Liguria, il “S. Martino” di Genova. Matteo Bassetti ebbe spesso posizioni rigide a favore della vaccinazione anticovid e del green pass.

Massimo Montanari è professore ordinario di Diritto Commerciale e avvocato, firmatario nel 2021 di un appello di diversi docenti universitari italiani contro il green pass.